In vista di Expo 2015 sarà fondamentale creare le condizioni per sfruttare le opportunità offerte da questo evento internazionale, in particolare sul fronte uccupazionale. In questo senso, con il cosiddetto "decreto del fare" ora all’esame del Parlamento, il governo Letta ha introdotto maggiore flessibilità per le assunzioni a termine, quelle a cui le imprese impegnate per Expo (direttamente o indirettamente) faranno maggior ricorso nel prossimo triennio.
Il provvedimento ha tuttavia generato reazioni diverse: mentre Confindustria vorrebbe si facesse di più, i sindacati si oppongono alla strada tracciata dall’esecutivo, e anche all’interno della maggioranza di governo le posizioni sono molto diverse. Per superare queste divisioni l’esecutivo dovrà andare oltre la sola mediazione tra le parti, e proporre soluzioni che escano dalla logica ormai logora "preacarietà-rigidità". Lo spiega Maurizio Ferrera su La Nuvola del Lavoro.
Flessibilità nei contratti, ma garanzia ai giovani
Maurizio Ferrera, La Nuvola del Lavoro, 15 luglio 2013