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Parte dalla capitale europea – ma si sta diffondendo anche in Italia – l’#APPELLOGIOVANE, appello lanciato da Giovani Italiani Bruxelles, movimento apartitico che vuole portare l’attenzione sulla necessità di investire – ma investire davvero – in politiche per l’occupazione giovanile. A partire da cinque punti contenuti in una lettera aperta consegnata il 28 maggio al Parlamento Europeo, in un incontro con gli europarlamentari Sergio Cofferati e Niccolò Rinaldi, insieme a un’altra richiesta: non sprecare l’opportunità della Youth Guarantee.

Giovani Italiani Bruxelles

Mentre l’Unione Europea discute della Youth Guarantee e il governo italiano cerca di produrre il primo grande piano per l’occupazione giovanile, “la base” – cioè i giovani – si sta mobilitando affinché queste proposte possano diventare davvero realtà, ma soprattutto, non vengano ridotte a un “espediente” di emergenza. E’ quanto sta facendo anche Giovani Italiani Bruxelles, gruppo apartitico nato dall’iniziativa di alcuni giovani italiani emigrati nella capitale europea nel tentativo di trovare un’occupazione dopo essere stati “rifiutati” dal mercato del lavoro del Paese d’origine, povero di opportunità e meritocrazia.

Creato in vista delle elezioni di febbraio per reclamare l’introduzione di politiche concrete e di una strategia a lungo termine per l’occupazione, il gruppo si è poi consolidato ed espanso, prima in città, ora oltre confine – per chi se n’è andato in altri Paesi – e in Italia. I Giovani Italiani Bruxelles stanno organizzando incontri, sviluppando campagne mediatiche usando i mezzi di comunicazione – hanno inoltre un sito internet e una pagina facebook –, e lanciato, attraverso una petizione online, l’#APPELLOGIOVANE, che contiene cinque proposte concrete a favore delle nuove generazioni. Hanno, inoltre, scritto una lettera aperta al governo e a tutte le forze politiche (“basta I-TAGLIA – sostenete la Garanzia Giovani”, questo il messaggio), che è stata consegnata il 28 maggio al Parlamento Europeo in occasione dell’evento ‘Occupazione giovanile in Italia – discussione aperta sulla Garanzia Giovani’, organizzato con gli eurodeputati Sergio Cofferati (Socialisti e Democratici) e Niccolo’ Rinaldi (ALDE).

Quali obiettivi?

L’obiettivo di Giovani Italiani Bruxelles è di puntare i riflettori sulla necessità di politiche concrete per i giovani italiani. La disoccupazione giovanile nel nostro Paese ha infatti ormai raggiunto livelli allarmanti. Il 2012 si è chiuso con un tasso di disoccupazione pari al 10,7%, che diventa però il 25,2% tra i 15 e i 29 anni e addirittura il 40,1% tra i 15 e i 24 anni [Istat, 2012]. Un dato che è ulteriormente cresciuto al 41,9% dall’inizio del 2013. E’ evidente che il problema della disoccupazione è allora, prima di tutto, un problema generazionale, se consideriamo che per gli over 35 il tasso di disoccupazione è “solo” al 9,8%. Una situazione che spesso spinge i ragazzi a emigrare all’estero: lo scorso anno l’emigrazione dall’Italia è passata dai 60.635 cittadini del 2011 a 78.941. In particolare, gli emigrati della fascia di età 20-40 anni sono aumentati del 28,3% [Aire]. Una perdita enorme per il nostro Paese in termini di capitale umano.

“Siamo convinti che la nostra generazione sia ricca di talento e debba giocare un ruolo determinante per il rilancio economico ed il progresso sociale del nostro Paese. L’Italia non avrà futuro se continua a perdere intere generazioni di giovani che hanno sempre meno opportunità a causa della crisi economica, occupazionale e del disinteresse della classe politica. Senza politiche mirate non si creeranno nuovi posti di lavoro né per i giovani di oggi né per quelli di domani”.

#Appellogiovane: le 5 azioni

Sono cinque le azioni proposte nell’appello giovane:

  • investimento nell’istruzione e nella ricerca (rimettere al centro della politica la scuola e l’università con investimenti pubblici e standard di qualità in linea con la media europea; rendere lo studio un diritto accessibile a tutti; investire in ricerca ed innovazione);
  • formazione e ingresso nel mondo del lavoro (creazione di un legame piú forte tra scuola e mondo del lavoro; regolamentazione di stage e apprendistato, con una stretta sullo strumento dello stage, che spesso cela veri rapporti di lavoro; riforma ordini professionali, oggi troppo penalizzanti sia per l’apprendistato che per l’abilitazione);
  • incentivi per le assunzioni dei giovani (agevolazioni fiscali per l’assunzione dei giovani a tempo indeterminato; per l’assunzione di giovani neolaureati; no all’abuso dei contratti di lavoro atipici usati per nascondere rapporti di lavoro subordinati);
  • accesso agevolato al credito (sostenere i giovani imprenditori e lavoratori autonomi);
  • esercizio del diritto di voto all’estero.

Lettera Aperta al governo italiano e a tutte le forze politiche: l’incontro al Parlamento Europeo

Il 28 maggio la Lettera Aperta è stata consegnata agli eurodeputati Sergio Cofferati e Niccolò Rinaldi (per vedere il video dell’incontro clicca qui). La lettera contiene innanzitutto la richiesta di “lavorare insieme, Governo e giovani, per ricostruire il nostro futuro e quello dell’Italia”, rimettendo al centro dell’agenda politica la condizione dei giovani italiani, e il desiderio di tornare a credere nella buona politica: “questi ultimi anni di scandali, corruzione e clientelismi hanno portato via al Paese la sua risorsa più importante: la fiducia nel futuro. La fiducia non si conquista solo con le parole o le promesse, ma soprattutto con i fatti”. E un appello a sostenere davvero la Youth Guarantee e fare buon uso dei finanziamenti che arrivano dall’Europa: “L’Italia non deve sprecarli come spesso è successo in passato, ma usarli in modo appropriato. Il governo italiano al vertice europeo di fine giugno deve farsi portavoce dei giovani e delle loro difficoltà”.

La consegna della lettera è stata un’occasione per avviare un dialogo sulla condizione giovanile in Italia e, in particolare, sulla Youth Guarantee. Rinaldi ha innanzitutto sottolineato come l’Unione Europea possa essere una buona opportunità per il nostro Paese ma sia una risorsa ancora poco “sfruttata”. I fondi europei, ad esempio, vengono spesso male impiegati, o addirittura non vengono richiesti e utilizzati. Cosa si può fare per la disoccupazione? La nostra situazione è molto grave ma non senza via di uscita: esistono delle aree di sprechi e inefficienze enormi (evasione fiscale, costo della corruzione, miliardi di potenziali fondi europei che non usiamo, burocrazia da semplificare, altissimi costi della politica), lavorando sulle quali si potrebbero recuperare ed attivare grandi risorse. “Di ogni euro risparmiato si potrebbe mettere metà nel debito e metà nell’occupazione”. Si tratta di questioni che però dipendono soprattutto da noi, più che dall’Europa.

Cofferati ha invece sottolineato come la Youth Guarantee sia un ottimo strumento, ma debba essere accompagnata da alcune condizioni. Innanzitutto, da politiche di crescita e sviluppo: “un’impresa non assumerà comunque, se non c’è domanda”. In secondo luogo, da garanzie sul lavoro: “è impossibile pensare che sia sufficiente agire sul costo del lavoro e sulla riduzione dei diritti per pensare che si apra spazio per il lavoro, in particolare per i giovani. Così facendo si hanno semplicemente meno diritti e estensione dei licenziamenti”. La Youth Guarantee può quindi rappresentare un interessante elemento di novità soprattutto sul piano degli ammortizzatori sociali, perché è un ponte che collega la perdita di attività che si esplicita con il completamento degli studi col lavoro. Non è produzione di lavoro, ma protezione per l’ingresso nel mercato del lavoro. Al momento dispone ancora di poche risorse, ma quel che conta è iniziare, perché se poi si vedrà che lo strumento funziona, diventerà gioco forza anche per l’Unione, oggi restia a concedere più risorse. Bisogna lavorare tutti insieme perché questo avvenga, rappresentanti sociali e cittadini: c’è una forte convergenza di attenzione in questo momento che, se coordinata, può produrre risultati importanti.

 

Riferimenti

Giovani Italiani Bruxelles

#APPELLOGIOVANE

La petizione online

Lettera aperta al governo e a tutte le forze politiche 

Il video dell’incontro al Parlamento Europeo

 

I nostri approfondimenti sulla Youth Guarantee e sulla condizione giovanile in Italia

ILO: Youth Guarantee meglio della staffetta generazionale

Una generazione da non perdere

La "Youth Guarantee" e l’impegno dei Comuni per l’occupazione

Fare sistema per dare lavoro ai giovani. Leggi e incentivi da soli non bastano

 

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