Nelle società contemporanee vi è una crescente tensione tra nuovi bisogni, risorse disponibili e sistemi di welfare. La difficoltà di conciliare vincoli di bilancio sempre più stringenti con uno stato sociale che tuteli i nuovi rischi derivanti dall’invecchiamento demografico e dalla precarizzazione del mercato del lavoro ha spinto i governi a predisporre ampie riforme. E’ in questo contesto di risorse costanti (quando non decrescenti) e di aumento dei bisogni che in Italia sembra particolarmente promettente la diffusione di misure e programmi di “secondo welfare”: iniziative che mobilitano ricchezza di provenienza privata per supportare e integrare il sistema pubblico.
Segnaliamo l’uscita su Il Sud dell’articolo sul secondo welfare di Franca Maino "Da Stato a privato il welfare che cresce".