Quest’anno la GRF – Giornata di Raccolta del Farmaco si farà non solo nonostante la pandemia, ma proprio a motivo della pandemia. A causa della crisi economica innescata da quella sanitaria, tante persone hanno perso il lavoro, chiuso la propria attività o subito una riduzione del proprio reddito. E chi era già povero è stato spinto in una condizione di ulteriore marginalità ed esclusione. Proprio per queste ragioni il Banco Farmaceutico ha scelto di svolgere l’iniziativa su più giorni: da martedì 9 a lunedì 15 febbraio.
In questa settimana nelle oltre 5.000 farmacie che aderiscono in tutta Italia (l’elenco è consultabile qui) i cittadini potranno donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi. I farmaci raccolti saranno consegnati a 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura delle persone indigenti, offrendo loro, gratuitamente, cure e medicinali. L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di circa 17.000 farmacisti che oltre ad ospitare la GRF la sostengono con erogazioni liberali. Anche quest’anno, l’iniziativa sarà supportata da oltre 20.000 volontari. Se l’evoluzione della pandemia e le norme in vigore lo consentiranno, questi ultimi stazioneranno fuori dalle farmacie per invitare i cittadini a donare. Se le condizioni non lo consentiranno forniranno invece un supporto attraverso attività di call center.
L’importanza dell’iniziativa è dimostrata anche dai numeri dello scorso anno: durante la GRF 2020 furono 541.175 i farmaci raccolti (per un valore complessiv di 4.072.346 euro). Insieme alle altre risorse raccolte dal Banco Farmaceutico, questi medicinali hanno permesso di rispondere al bisogno di 434.000 persone indigenti impossibilitate per ragioni economiche ad acquistare i farmaci di cui avevano necessità. Un bisogno a cui, come ricorda l’8° Rapporto sulla Povertà Sanitaria, è stato ancora più difficile dare risposta durante la pandemia. Secondo le stime del Banco Farmaceutico infatti circa 173.000 persone per paura di contrarre il Covid-19 o a causa della chiusura parziale degli enti assistenziale (oltre il 40% ha sospeso alcuni servizi) non hanno potuto richiedere l’aiuto di cui avevano necessità.
Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus, ha spiegato che "nonostante le grandi difficoltà, e l’incertezza rispetto alla possibile ed eventuale presenza dei nostri volontari, abbiamo deciso che la Giornata di Raccolta del Farmaco andava fatta. Perché ce n’è bisogno come mai prima d’ora. Anzitutto, per un’esigenza concreta: i poveri hanno bisogno di medicine, ma non possono acquistarle; tante realtà assistenziali che si prendono cura di loro, hanno risentito della pandemia, e hanno bisogno di tutto il sostegno possibile per offrirlo, a loro volta, ai poveri che chiedono loro rifugio. Inoltre, il nostro Paese, per non cedere allo sconforto e poter tornare a guardare al futuro con speranza, ha bisogno di un moto collettivo di umanità e di grandi esempi di carità. La Giornata di Raccolta del Farmaco è uno di questi esempi, come Papa Francesco, ricevendo Banco Farmaceutico in udienza il 19 settembre 2020". Daniotti ha quindi rivolto un invito ai cittadini, invitando chiunque possa permetterselo "ad andare in farmacia, magari anche appositamente, per donare un medicinale per chi non può permetterselo".
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