La firma del decreto attuativo sul Registro unico nazionale per gli Enti del Terzo Settore (Runts) da parte della ministra Nunzia Catalfo ha fatto scattare cambiamenti anche per quanto riguarda il cinque per mille, cioè la quota di Irpef che i contribuenti in Italia possono decidere di destinare e che il governo distribuisce fino a un massimo di 500 milioni di euro.
Si tratta di una fonte di finanziamento importante per il Terzo settore, che con la parte della Riforma attuata dal decreto appena firmato subirà alcune modifiche. Lo spiega Maurizio Mumolo, direttore del Forum nazionale del Terzo settore, all’interno di Corriere Buone Notizie, inserto del Corriere della Sera dedicato al mondo del non profit.
Iscrizione, contributi, trasparenza: ecco come cambia il 5 per mille
Fausta Chiesa, Corriere Buone Notizie, 23 settembre 2020