Dai territori nascono nuovi modelli di welfare, complice l’accelerazione dovuta alla pandemia. L’anno scorso il gruppo CGM e il Comune di Tradate (Varese) avevano sperimentato una piattaforma di welfare in cui i cittadini e i lavori potessero usufruire dei servizi forniti dalla cooperazione sociale, dalla salute all’assistenza. Con il lockdown l’esperienza è stata sperimentata da altre città lombarde e ha superato i confini regionali per estendersi in diverse regioni italiane. Fino alla nascita di una piattaforma, che vuole eliminare nel welfare le distinzioni tra pubblico, territoriale, comunale e aziendale.
A scriverlo è Il Sole 24 Ore, il quale si concentra sulla piattaforma welfareX® di CGMoving, realtà nata dall’esperienza del Gruppo Cooperativo “Consorzio Gino Mattarelli” e Moving che si occupa della realizzazione di piattaforme web in vari ambiti e di digital transformation. Ve ne abbiamo anche noi in un recente approfondimento.
“Abbiamo infrastrutturato digitalmente il welfare per renderlo accessibile sempre, ovunque e per tutti. La nostra presenza territoriale, con gli oltre 10mila servizi della rete CGM, rappresenta una microeconomia diffusa dalle aree metropolitane alle aree interne: è questa la vera forza dell’economia sociale. Non si tratta di inventare nuovi strumenti o servizi, ma di scoprire le scintille che si innescano dalle connessioni che sappiamo creare. L’impresa sociale da sempre non solo investe risorse economiche per creare e potenziare queste connessioni ma è capace di creare benessere diffuso per le comunità, con le comunità al centro. È capace di farlo bene cogliendo, con la giusta flessibilità, le spinte innovative e l’apertura necessaria per essere sempre inclusivi, per una economia sociale trainante nel nostro Paese" ha spiegato Giuseppe Bruno, presidente di CGM a Il Sole 24 Ore.
Welfare, una piattaforma digitale che nasce dall’economia sociale
Il Sole 24 Ore, 10 settembre 2020