C’è chi ha lasciato per la prima volta il figlio da solo a casa. C’è chi se l’è dovuto portare in ufficio. Chi lo ha affidato ai nonni. E chi ha dovuto trovare una babysitter nel giro di una settimana. In queste prove pratiche di normalità i bambini si confermano i grandi dimenticati dagli strateghi della ripartenza. Perché se da lunedì 18 maggio hanno ripreso il via attività non delegabili allo smart working, è rimasta invariata la necessità di gestire uno o più figli, spesso senza aiuti familiari. Ne parla questo interessante articolo uscito sul Corriere della Sera.
Fase 2, i bambini restano a casa o con i nonni? Sono loro i veri dimenticati della ripartenza
Elvira Serra, Corriere della Sera, 18 maggio 2020