"Piattaforma" è un termine sempre più in uso, anche tra i non addetti ai lavori. In termini generali designa un sistema sociotecnico che consente di moltiplicare i punti di contatto e le transazioni tra una molteplicità di attori. Di solito si tratta di mercati e di solito la piattaforma è digitale, ma non è sempre così. Gli scambi, infatti, possono essere anche non di mercato, in forma di prestazioni volontarie e donazioni, e inoltre l’infrastruttura della piattaforma può anche essere analogica o un ibrido tra analogico e digitale.
Nell’ambito dell’economia delle piattaforme, il welfare aziendale rappresenta un’esperienza insieme emblematica e peculiare. Può assomigliare, infatti, all’ennesimo marketplace digitale caratterizzato da un’offerta standard – e per di più incentivata a livello fiscale – che può essere replicata in modo “industriale” per estrarre quote marginali crescenti grazie a una grande quantità di transazioni. Oppure si può configurare come una nuova infrastruttura sociale disegnata su misura rispetto ai bisogni delle imprese e dei lavoratori, ma anche considerando le risorse del più ampio contesto sociale ed economico.
Sono proprio queste le tematiche centrali del position paper "A cosa servono le piattaforme. Come scalare l’innovazione sociale e tecnologica del welfare aziendale" curato da Martina Tombari e Flaviano Zandonai del Gruppo Cooperativo CGM. In particolare, il paper si concentra su quelle che sono le opportunità per il mondo della cooperazione e dell’impresa sociale date dall’economia delle piattaforme e, dunque, anche dal welfare aziendale. Tali fenomeni rappresentano infatti un contesto interessante per rilanciare il potenziale della cooperazione sociale, individuare e declinare con chiarezza i propri elementi di “valore aggiunto” e innescare processi di capacity building.
Allo scopo di approfondire questi temi, il position paper presenta l’esperienza della piattaforma cgmwelfare e delle sue molteplici possibilità di applicazione che a partire dal welfare aziendale si diramano in molte altre direzioni, alcune già intraprese, altre in fase di progettazione, altre ancora in fase di testing. Tra queste, possiamo ricordarvi le esperienze di TradateWelfare e Welfare Bene Comune, ma anche le più recenti sviluppate da CGM come risposta all’emergenza Coronavirus (BiellaWelfare, MateraWelfare, SondrioWelfare e RhoWelfare).