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Ministero del Lavoro: a ottobre sono più di 16.500 gli accordi di secondo livello che prevedono il Premio di produttività

Oltre la metà dei contratti consente di convertire il premio in un budget da spendere in beni e servizi di welfare aziendale
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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato un nuovo report relativo ai contratti aziendali e territoriali che prevedono istituti premiali. Secondo il documento (consultabile qui), ad ottobre 2019 sono 16.577 gli accordi che regolamentano Premi di risultato: di questi 12.614 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 9.417 di redditività, 7.584 di qualità, mentre 1.946 prevedono un piano di partecipazione. Sono 8.740 (il 53% del totale circa) quelli che prevedono la conversione del premio in strumenti di welfare aziendale.

Nella contrattazione permangono però profonde differenziazioni in base alla distribuzione sul territorio nazionale, al settore produttivo delle imprese e alla dimensione aziendale. Prendendo in considerazione la distribuzione ge­ografica gli accordi si riferiscono per il 78% a realtà del Nord, per il 15% del Centro e per il 7% del Sud; l’analisi per settore di attività economica evidenzia invece che il 55% delle dichiarazioni si riferisca al comparto dei Servizi, il 44% a quello dell’Industria e l’1% a quello agricolo; infine, se invece ci si sofferma sulla dimensione azienda­le, emerge che il 52% delle imprese coinvolte ha un numero di dipendenti inferiore a 50, il 33% ha più di 100 occupati e il 15% ha un numero di dipendenti compreso fra 50 e 99.

Per consultare il report del Ministero del Lavoro