La recente acquisizione di Easy Welfare – provider italiano leader dei “portali” dedicati alla gestione del welfare aziendale – da parte dell’operatore Edenred ed alcune iniziative di riposizionamento strategico già assunte da parte di altri importanti operatori testimoniano l’avvio di una nuova fase di sviluppo del mercato del welfare aziendale. Uno scenario nel quale la competizione sarà destinata a svolgersi su un piano più elevato e sotto tutti i profili: tecnologici e gestionali, ma anche culturali ed operativi. Ne ha parlato l’esperto Giovanni Scansani, fondatore e Ceo di Valore Welfare, all’interno della piattaforma WeWelfare.it.
Secondo Scansani, questo mercato è caratterizzato dalla presenza di tre distinte tipologie di operatori:
- Provider “puri”: proprietari di una piattaforma e unicamente attivi (dunque specializzati nella misura massima) nella progettazione, nella vendita e nell’esecuzione di servizi di supporto al WA;
- Provider “ibridi”: proprietari di una piattaforma, ma concentrati su un diverso core-business rispetto al quale la gestione dei servizi di supporto al WA rappresenta un utile e sinergico completamento della loro offerta caratteristica;
- Provider “re-seller”: non proprietari della piattaforma, concentrati su un diverso core-business (pur sempre sinergico con i servizi di supporto al WA) e che per poter competere nel settore hanno stretto una partnership (con un Provider “puro” o un Provider “ibrido”) in forza della quale agiscono “come se” disponessero di un proprio “portale”. Appartengono a questa terza tipologia anche alcune società che agiscono in apparenza come Provider “puri”, ma che, in realtà, sono considerabili come dei “reseller specializzati” in quanto unicamente attive nella rivendita (sia pure con un loro marchio) del “portale” di un altro Provider (“puro” o “ibrido” che sia).
Il mercato dei provider di welfare aziendale non sarà più lo stesso
Giovanni Scansani, WeWelfare.it