Anand Mahindra è un miliardario, Presidente del Mahindra Group, multinazionale indiana nota soprattutto per la produzione di automobili che lo scorso anno ha fatturato oltre 12 miliardi di euro.
L’uomo, come riporta anche il blog La Ventisettesima Ora del Corriere della Sera, per una settimana si è occupato del nipotino di un anno. Al termine di questo periodo ha affidato ai social le sue impressioni postando una vignetta che mostra un gruppo di donne e uomini ai blocchi di partenza di una gara di corsa. Gli uomini hanno la pista sgombra; le donne sulla loro strada si trovano invece lavatrici, panni stesi e assi da stiro. "Esprimo la mia solidarietà a tutte le donne che lavorano e riconosco come i loro successi abbiano richiesto uno sforzo molto maggiore rispetto alla controparte maschile" ha scritto il miliardario.
Quella descitta da Mahindra è una condizione ricorrente nel rapporto tra uomini e donne che lavorano, la quale potrebbe essere affrontata distribuendo più equamente i carichi di cura (dei figli, specialmente se piccoli, ma ormai nel nostro Paese sono tantissimi anche gli anziani che necessitano di supporto), mettendo tutti nelle stesse condizioni per affrontare la "gara". Le cose stanno migliorando rispetto a qualche anno fa, ma molto, troppo lentamente. Se però se ne è accorto un miliardario indiano che ha curato per pochi giorni un bambino c’è da sperare che il processo siamo meno indietro di quel che pensiamo. È una piccola cosa che ha portato a una semplice riflessione postata su Twitter, ma da qualche parte bisogna sempre provare a ripartire. Tutti i giorni e non solo l’8 marzo.
I’ve been helping to baby-sit my year old grandson this past week & it’s brought home to me the stark reality of this image. I salute every working woman & acknowledge that their successes have required a much greater amount of effort than their male counterparts pic.twitter.com/2EJjDcK1BR
— anand mahindra (@anandmahindra) 5 febbraio 2019