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More Than Pink è un progetto promosso da ItaliaCamp e dalla Fondazione Susan G. Komen Italia, in collaborazione con il Polo di Scienze della Salute della Donna e del Bambino della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma, per promuovere, valorizzare e premiare progettualità innovative nell’ambito della salute e del benessere. A questo scopo la seconda edizione del progetto ha promosso tre Call for ideas su: "Salute 4.0", per favorire lo sviluppo di tecnologie e servizi innovativi per diagnosi, infrastrutture e governance del sistema sanitario pubblico e privato, "Salute e Migranti", per promuovere l’informazione e l’accesso da parte dei migranti ai servizi sanitari e assistenziali, e "Benessere nei luoghi di cura", per la realizzazione di interventi volti a favorire il benessere dei pazienti e dei caregiver. 

Il 19 dicembra a Matera si è svolta la cerimonia di premiazione della seconda edizione di More Than Pink. Per la call "Salute 4.0" il premio è stato assegnato a "Mum2B", un’applicazione software per il monitoraggio combinato materno/fetale in prossimità del parto; "Salute e Migranti" è stato assegnato a "VEASYT Live!", il primo servizio in Italia di video-interpretariato online e mediazione fruibile via app e via web per facilitare i supporti in ambito medico-sanitario; il premio "Benessere nei luoghi di cura" è andato invece a "Piccoli spazi di felicità", un intervento di micro-architettura per realizzare spazi con diverse funzionalità che sfruttano corridoi e zone non utilizzate degli ospedali per favorire il benessere psico-fisico della comunità che vive i luoghi di cura. Ve li raccontiamo di seguito.


Un nuovo software per monitorare le donne in gravidanza

Normalmente le misure di monitoraggio della salute durante la gravidanza vengono eseguite in modo indipendente su madre e feto. Da un certo tempo, tuttavia, ha iniziato ad affermarsi un approccio simultaneo e combinato e sul mercato si trovano quindi sistemi di monitoraggio integrati che, tuttavia, non forniscono un’elaborazione e un’interpretazione automatiche dei dati acquisiti. L’identificazione delle malattie correlate madre-feto, dunque, spettano esclusivamente al medico clinico che deve essere presente.

Mum2B è un software che nasce per superare questi limiti all’interno di una visione unitaria del sistema biologico madre-feto, consentendo in tempo reale un processo automatico di interpretazione dei dati relativi alla salute dei due soggetti. Nella pratica l’applicazione è integrabile in un dispositivo materno/fetale (anche tra quelli già disponibili in commercio) ed è composto da due moduli (MUM Monitoring e BABY Monitoring) che analizzano simultaneamente i dati clinici materni e fetali in modo obiettivo e indipendente dal medico specialista. Se necessario Mum2B è in grado di segnalare problematiche in tempo reale grazie a degli allarmi, trasmettendo i dati processati su altre unità come tablet o smartphone, realizzando un sistema di e-health per le consulenze a distanza grazie a messaggi facilmente interpretabili. Mum2B presenta quindi diversi aspetti innovativi, non solo nel monitoraggio integrato della salute materna/fetale ma anche per la possibilità di essere usato con efficacia sia in presenza che in assenza di personale specializzato. Essendo economico e facile da usare, può inoltre essere introdotto in strutture di Paesi in via di sviluppo e nei campi profughi.

L’applicazione è stata ideata da Laura Burattini dell’Università Politecnica delle Marche.


Le nuove tecnologie per superare le barriere linguistiche. E non solo.

"VEASYT Live! I migliori interpreti in un click" è il primo servizio in Italia di video-interpretariato online, sia in lingue vocali che in lingua dei segni, fruibile via app da smartphone, tablet e computer. Il servizio permette alle Pubbliche Amministrazioni – come Ospedali, Comuni, Forze dell’ordine, Prefetture, ecc – ed enti che forniscono servizi a cittadini stranieri – come realtà del sistema SPRAR, cooperative sociali, enti di promozione sociale e turistica – di comunicare in modo semplice con migranti, cittadini di lingua straniera o con persone sorde, garantendo una comunicazione completa grazie a un interprete professionista sempre a disposizione. 

I contesti di utilizzo possono essere sia situazioni di interpretariato di “trattativa” (es. visite mediche, colloqui per verificare la richiesta di rifugiato politico, consulti psicologici, colloqui di inserimento lavorativo, colloqui presso info point, ecc.) che di interpretariato di “conferenza” (corsi di formazione, seminari, eventi, conferenze, ecc.). Grazie a questo servizio, il personale medico, paramedico, amministrativo, ma anche le forze dell’ordine e ogni tipo di operatore che si interfaccia con persone che parlano una lingua straniera o la lingua dei segni, potrà comunicare con facilità. Lo scopo del servizio è pertanto quello di rendere accessibile e inclusiva la comunicazione con cittadini lingua straniera e persone sorde. Il servizio può essere fruito in modalità istantanea senza necessità di prenotazione: interpreti professionisti rispondono alla richiesta di video-interpretariato nella lingua richiesta entro 3 minuti dalla richiesta. E’ quindi uno strumento ideale per urgenze sanitarie in pronto soccorso, colloqui a sportelli informativi, info point, in generale attività non programmabili, ecc. E’ inoltre possibile usufruire di un interprete per ambiti di dialogo specifici prenotando slot di 30, 60, 90 o 120 minuti.

VEASYT è uno spin-off dell’Università Ca Foscari di Venezia che sviluppa soluzioni digitali per l’abbattimento di barriere della comunicazione, ed è il è il primo player italiano a proporre questo genere di servizio, che permette di ridurre l’inquinamento e il traffico generati dai continui spostamenti degli interpreti per raggiungere i luoghi di lavoro, e di sostenibilità sociale permettendo una totale autogestione della disponibilità da parte di interpreti professionisti che possono lavorare per qualunque cliente, da qualunque luogo.


Micro archietture per migliorare la vita di chi è in ospedale

"Piccoli spazi di felicità” è un intervento di microarchitettura che ha lo scopo di innestare all’interno delle strutture ospedaliere dei piccoli ambienti in cui si possano svolgere attività sociali e ricreative. La proposta progettuale consiste nel realizzare spazi con diverse funzionalità e dimensioni nella parte terminale dei corridori, ovvero luoghi spesso inutilizzati ma che racchiudono grandi potenzialità. Attraverso la disposizione di piani verticali si andranno a costituire delle stanze aperte dove chi si trova a vivere in ospedale – pazienti, parenti e visitatori, ma anche personale medico-sanitario – potranno giocare, leggere e rilassarsi.

L’intervento può essere descritto come un’operazione di “rigenerazione” che intende vivacizzare e rendere fruibili spazi marginali, innestando piccole funzioni in grado migliorare la qualità della vita di tutti. Il colore, grazie alla sua “terapeutica” capacità di influenzare il benessere psicofisico, giocherà un ruolo fondamentale: cromatismi di diverse tonalità saranno disposti su piani verticali formando un cono prospettico in grado di rendere più armoniosa e rilassante la vista di spazi molto visibili (fondali dei corridoi) che solitamente non vengono valorizzati. La proposta progettuale è pensata per essere realizzata in uno spazio interno; Dal punto di vista dimensionale è flessibile e si adatta a qualsiasi struttura ospedaliera.

L’innovazione del progetto, ideato da GVultaggio Creative Office, consiste dunque nel rigenerare spazi non-utilizzati attraverso la creatività, inserendo nuove ambientazioni e scene di vita quotidiana nel contesto medico-ospedaliero

 

L’importanza della sostenibilità e dell’innovazione

Nel corso della premiazione i promotori di More Than Pink hanno voluto esprimere tutta la loro soddisfazione per il percorso fatto nel corso di questa seconda edizione.

Per Francesca Guida, Consigliere dell’Associazione ItaliaCamp, “è una grande soddisfazione aver concluso il percorso della seconda edizione di More Than Pink a Matera. Abbiamo scelto di realizzare qua la premiazione in un momento così importante per la città, Capitale della Cultura Europea del 2019. I risultati di questa seconda edizione ci confermano l’importanza di far emergere progetti interessanti nel campo dell’innovazione a servizio della salute e dell’utilità sociale. Il tema dell’accessibilità al benessere ha caratterizzato questa edizione, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Anche la scelta dei vincitori è andata in questa direzione, abbiamo voluto valorizzare le progettualità che anche se con modalità e in contesti diversi avessero l’obiettivo di rendere la salute accessibile a tutti”.

“Siamo molto contenti di portare a Matera, nella Capitale europea della Cultura, More Than Pink, uno dei progetti a cui teniamo di più perché riguarda l’innovazione sociale nel campo della salute della donna e con cui vogliamo favorire e sostenere nuove idee.” ha affermato Riccardo Masetti, Presidente di Komen Italia. Masetti ha voluto sottolineare, in particolare, le ricadute positive del premio su giovani e donne: “questi progetti ci fanno capire la giusta direzione per aiutare i nostri giovani a mettere in gioco le loro buone idee. Anche l’alta partecipazione femminile è un segnale importante: le donne hanno grandissime idee ma non sempre sono nella condizione di poterle sviluppare”.