Secondo una rilevazione realizzata dall’Eucoop, l’Unione Europea delle Cooperative, nel 2018, nel nostro Paese circa 6 cooperative sociali su 10 si occupano di welfare e assistenza ad anziani, disabili, donne e bambini in difficoltà. In particolare, l’occupazione all’interno di queste realtà sarebbe aumentata di oltre il 28% nel corso dell’ultimo anno.
Secondo l’analisi, inoltre, il settore che nel 2018 sta tenendo meglio rispetto alla frenata degli occupati è quello sociale, con appena il 16% delle realtà associate che ha dichiarato di avere diminuito gli addetti a fronte di un 84% che ha invece affermato di averli aumentati o di aver continuato a lavorare con gli stessi dipendenti di prima. Un trend legato alla spesa sociale dei comuni italiani che seppur in diminuzione si attesta sempre su una media di 141 euro per abitante durante l’anno. Il record di investimenti spetta ai comuni del Friuli Venezia Giulia con 346 euro, seguiti dalla Sardegna con 309 e dalle provincie di Bolzano con 275 e Trento con 218 euro.
Tenuto conto che il mondo cooperativo socio sanitario segue già 7 milioni di italiani grazie al lavoro di oltre 355mila addetti – afferma l’indagine di Uecoop – la sfida del futuro è quella di potenziare l’assistenza creando un sistema che integri risorse pubbliche e private, formando personale altamente professionalizzato in grado di rispondere al meglio alle richieste del mercato del lavoro e – sottolinea il rapporto – rilanciando così anche l’occupazione per quelle fasce d’età più ai margini dal mercato del lavoro.
In totale, il mondo delle cooperative in Italia offre lavoro a più di 1,28 milioni di persone in quasi ogni settore produttivo: dalla logistica alla gestione dei rifiuti, dall’agricoltura all’abbigliamento, dall’informatica all’edilizia, dai trasporti alla vigilanza, dal turismo alle ricerche di mercato. Nel settore dei servizi 1 cooperative su 5 dichiara di aver aumentato il personale nel 2018 mentre il 69% ha tutelato i livelli occupazionali di inizio anno e solo 1 su 10 ha ammesso di aver ridotto gli organici.
Per approfondire attraverso il sito di Uecoop, l’Unione Europea della Cooperative