Il pay gap continua a farsi sentire. Secondo lo studio Oxfam sull’occupazione femminile uscito mercoledì 3 ottobre, le donne in Europa devono sottostare a trattamenti economici inferiori del 16% rispetto a quelli degli uomini e sono occupate in mansioni nettamente al di sotto delle loro capacità professionali. Per questo, se volessero arrivare allo stesso livello di stipendio dei loro colleghi, dovrebbero lavorare 59 giorni in più.
Il rapporto ha preso in considerazione i 28 paesi dell’Unione Europea nel 2017, scattando, fra gli altri, anche una foto dell’Italia, dove la situazione non sembra essere esattamente fra le migliori. Nel nostro Paese una donna su quattro non lavora oppure ha un’occupazione al di sotto delle proprie qualifiche, una su dieci è a rischio povertà. Come mai succede? La risposta non ci stupisce: si tratta di una condizione dovuta all’impossibilità di conciliare i tempi della maternità e della vita familiare con il lavoro, racconta Oxfam. E, infatti, i lavori di casa per l’81% e la cura dei figli per il 97% sono ancora prerogativa delle donne.
Oxfam, le donne in Europa devono lavorare due mesi in più per uno stipendio equo
Valore D, 4 ottobre 2018