I dati diffusi lo scorso 3 ottobre dall’Istat sul reddito delle famiglie e sul deficit della PA nel secondo trimestre dell’anno dimostrano che se l’Italia arranca è soprattutto per paura del futuro.
A forza di dire che bisogna stare attenti perché una crisi è sempre lì pronta dietro l’angolo, siamo arrivati a conseguenze inimmaginabili: il reddito lordo disponibile delle famiglie consumatrici è cresciuto rispetto al secondo trimestre del 2017 del 2,9%, ma la spesa per consumi finali è aumentata solo dell’1,7%. Il tasso di investimento è rimasto inchiodato al 6% rispetto al precedente 5,9%. La propensione tendenziale al risparmio è stata del 10,4% rispetto al precedente 9%.
Le famiglie italiane restano pessimiste
Guido Salerno Aletta, Assinews, 4 ottobre 2018