C’è il manager senza giacca e cravatta che distribuisce riso e pasta ai più poveri. La Ceo della multinazionale che dimentica le conference call e, in tuta e scarpe da ginnastica, rivernicia un centro di accoglienza. E ci sono gli impiegati che per un giorno salutano scrivania e pc per aiutare gli altri.
Si tratta di immagini normalissime nelle aziende americane ma la buona notizia è che iniziano a essere comuni anche in Italia dove il volontariato d’impresa si sta diffondendo sempre più. Nato negli Stati Uniti negli anni Novanta, oggi è un fenomeno che interessa il mondo privato nella sua interezza: si va dal settore dei trasporti a quello della cosmesi, dall’editoria al food. Senza distinzioni tra aziende grandi o piccole, italiane o straniere.
A fotografare il trend è una ricerca realizzata da Fondazione Sodalitas in collaborazione con Gfk Italia. Secondo il report il 61% delle imprese del Bel Paese promuove o ha promosso attività di volontariato d’impresa e una buona parte di queste lo fa da almeno cinque anni. L’indagine segnala poi che un’azienda su tre è una piccola e media impresa, segno che la taglia non conta quando si tratta di attività benefiche.
In giacca e cravatta a servire i poveri, cresce il volontariato d’impresa
Diana Cavalcoli, Corriere della Sera, 3 agosto 2018