Sotto la spinta dell’invecchiamento della popolazione e della normativa previdenziale vigente, aumentano i lavoratori di età compresa tra i 55 e i 64 anni. Sono ancora poche però le misure volte a favorirne la permanenza sul lavoro, il benessere psico-fisico e la produttività di questi lavoratori.
Se i trend demografici in atto rendono infatti comprensibile la necessità di mantenere un rapporto più equo tra anni di lavoro ed età di pensione, così come tra occupati e pensionati, si rende necessario pensare anche a come conciliare le esigenze si sostenibilità del sistema con quelle del benessere psico-fisico dei lavoratori e delle aziende che li occupano.
Risulta quindi fondamentale pensare ad una (nuova) strategia di age management che, andando di pari passo con la valutazione dei fattori che indicano sulla capacità di lavorare e, in particolare, di svolgere determinate mansioni, aiuti a realizzare il miglior matching possibile tra i fabbisogni dell’azienda e le competenze, esperienza ed esigenze dei lavoratori over 55.
Lavoratori over 55, sfide e strumenti dell’invecchiamento attivo
Mara Guarino, Il Punto – Pensioni&Lavoro, 17 luglio 2018