Come anche noi vi abbiamo mostrato in questo approfondimento, secondo l’Istat in Italia nel 2017 le persone in povertà assoluta erano 5 milioni e 58 mila, pari a 1 milione e 778 mila famiglie. Rispetto all’anno precedente, la povertà assoluta cresce sia se consideriamo le famiglie, sia se consideriamo le persone: in termini percentuali le famiglie in povertà sono il 6,9% del totale delle famiglie residenti (dal 6,3% nel 2016), gli individui sono invece l’8,4% del totale dei residenti (contro il 7,9% del 2016).
Ecco perché mai come in questo momento è utile il nuovo e diverso impegno dell’associazionismo e dei comitati spontanei che si stanno occupando di casi che richiedono l’attenzione di tutta la comunità. Negli ultimi anni è maturato un nuovo tipo di associazionismo che trova sempre più aderenti e volontari. Si è passati da una concezione tipicamente assistenzialista intesa come tentativo di dare risposta ai bisogni primari ad un nuovo associazionismo portatore di un una missione rivoluzionaria intesa come attenzione agli ultimi.
Le parole d’ordine di questa nuova tendenza? Solidarietà, partecipazione, difesa sociale per tutelare i poveri di potere privi di garanzie e diritti.
Italia sempre più povera: il welfare non regge e non tutela i non garantiti
Secolo d’Italia, 26 giugno 2018