Chi l’ha detto che la "cura" è un lavoro per grandi? Secondo l’Istat, in Italia sono almeno 170 mila i giovani tra i 15 e i 24 anni che assistono un familiare con problemi di salute. Un impegno e una responsabilità non privi di conseguenze, dal punto di vista “logistico” e psicologico: spesso costretti a rinunce in ambito scolastico ed educativo, perdono da un lato il contatto con i propri pari, dall’altro opportunità di impiego in età adulta.
A questa loro condizione, poco conosciuta e inadeguatamente supportata, è stato dedicato un incontro a Bruxelles, lo scorso 6 marzo, promosso dal Gruppo di interesse dei caregiver informali al Parlamento europeo dal titolo “Giovani caregiver: sfide e soluzioni”. In particolare, si sono accesi i riflettori su quei bambini e quegli adolescenti che offrono assistenza o supporto a un familiare – un genitore, un fratello/sorella o un nonno – con un disturbo cronico psichico.
In Italia 170 mila "giovani caregiver": le cinque priorità per sostenerli
Redattore Sociale, 11 marzo 2018