Viviamo di più o di meno a seconda del luogo in cui nasciamo o del livello d’istruzione. A denunciarlo è l’Osservatorio nazionale della salute nelle regioni italiane (Osservasalute), in un focus sulle disuguaglianze di salute nel nostro Paese.
Ad avere una minore aspettativa di vita sono i meridionali – in particolare i campani – o le persone meno istruite. E più basso è il livello di studi, più ci si ammala. Queste disuguaglianze, poi, sono acuite dalla difficoltà di accedere ai servizi sanitari che penalizza la popolazione di livello sociale più basso, con un impatto significativo sulla capacità di prevenire o di diagnosticare rapidamente le patologie.
Alle disuguaglianze in fatto di contesto territoriale e livello di istruzione, si aggiunge quindi il divario nell’accesso all’assistenza sanitaria pubblica, coi cittadini costretti a rinunciare alle cure o alle prestazioni sanitarie a causa di ticket troppo alti, di lunghe liste di attesa, della distanza delle strutture.
Chi nasce al Sud (e non studia) vive anche meno. Fino a quattro anni
Maria Giovanna Faiella, Il Corriere della Sera, 19 febbraio 2018