Rassegna Stampa
Povertà alimentare

Dallo spreco al dono: il modello italiano da esportare in Europa

Sara De Carli e Marco Dotti, Vita, 5 febbraio 2018

Lo scorso 5 febbraio si è celebrata la V Giornata nazionale contro lo spreco alimentare. L’Italia è all’avanguardia sul tema, grazie alla legge 166/2016 che mette l’accento sul recupero e la donazione delle eccedenze alimentari. Un volume curato dall’eurodeputata Patrizia Toia insieme a VITA raccoglie best practice e riflessioni sull’esperienza italiana, per farla conoscere ai colleghi del Parlamento europeo.

Lo spreco alimentare rappresenta in Italia il 15,4% dei consumi annui alimentari: nel complesso in Italia sono così persi 12,6 miliardi di euro all’anno, pari a circa 210 euro per persona residente. Ogni anno nell’Unione europea (Ue-28) vengono sprecate circa 88 milioni di tonnellate di cibo, circa 173 kg pro capite, per un valore complessivo di circa 143 miliardi di euro. Lo spreco alimentare genera evidenti costi sociali, economici e ambientali

Il problema è tanto grave che è maturata a livello europeo una nuova consapevolezza che si sta traducendo in un nuovo approccio al tema dello spreco alimentare. Sempre di più si parla di “eccedenze alimentari” anziché di spreco e si predilige un approccio volto a valorizzare il recupero delle eccedenze lungo tutta la filiera. Prevenzione della produzione di eccedenze e donazioni del cibo che altrimenti andrebbe sprecato sono infatti i due modi preferibili per combattere lo spreco di cibo.

Semplificando, l’idea è oggi quella di mettere l’accento, l’attenzione e l’impegno operativo non più sulla misurazione del cibo che viene sprecato ma sulla misurazione del cibo che viene recuperato e donato: le donazioni di alimenti non solo aiutano a combattere la povertà alimentare, ma possono diventare una leva efficace per ridurre le eccedenze alimentari e i rifiuti. Fare buon uso delle eccedenze, è questo il punto decisivo per cambiare i comportamenti.


Dallo spreco al dono: il modello italiano da esportare in Europa

Sara De Carli e Marco Dotti, Vita, 5 febbraio 2018