Secondo il Rapporto "Ospedali&Salute" – documento pubblicato annualmente da Aiop, l’Associazione Italiana Ospedalità Privata – nell’ultimo anno sono peggiorate le condizioni di accesso al Servizio sanitario nazionale e dell’utilizzo dei servizi da parte di pazienti e famiglie, prendono forma – di conseguenza – le "strategie di reazione" di pazienti e caregiver, sempre più orientati verso il privato, verso l’offerta extra-Regione e verso l’ospedalità provata accreditata.
Continua a aumentare inoltre la spesa sanitaria "out of pocket" (cioè la spesa sanitaria che le famiglie sostengono "di tasca propria"): con un +22,4% nell’ultimo decennio, a fronte di un aumento della spesa sanitaria pubblica totale del 14,2%. Un esborso che però sarebbe stimabile fino a 40 miliardi di euro, se si include il costo delle badanti.
Con lo scopo di porre rimedio a questa insabile condizione della sanità del nostro Paese, dal rapporto emerge una proposta: "Poiché non possono bastare le strategie di tipo reattivo messe in atto dagli utenti, occorrerebbe affrontare un Patto sul neo-Welfare in cui si ripensi il sistema di protezione socisanitaria, mantenendo il carattere universalistico e solidale per i bisogni più seri e gravi ma introducendo un “vincolo di responsabilità” tra gli attori in gioco, e cioè sistema pubblico, sistema assicurativo, sistema della rappresentanza aziendale e dei lavoratori, singoli cittadini e famiglie".
Un Patto sul neo-Welfare
Barbara Gobbi, Il Sole 24 Ore, 23 gennaio 2018