L’Italia conferma la sua immagine di paese in cui le donne che fanno figli battono in ritirata. Non solo sono poche quelle che hanno un lavoro (il 48,9% contro una media europea del 62,5%), ma molte lo lasciano al primo figlio.
Se nel 2016 il 78% delle richieste di dimissioni convalidate dall’Ispettorato nazionale del lavoro ha riguardato le lavoratrici madri, ben il 40% delle domande è stato motivato dalla difficoltà di conciliare il lavoro con le esigenze di cura dei figli: un balzo del 44% sul 2015. E così mentre diminuisce (di poco), il numero totale delle madri che si dimette (-4% tra 2015 e 2016), sale quello che lo fa per motivi legati alla famiglia: 13.854 rispetto alle 9.572 del 2015.
Delle oltre 27 mila domande di dimissioni presentate dalle donne l’anno scorso, il 40% lo ha fatto principalmente per tre ragioni: assenza di parenti di supporto, mancato accoglimento al nido ed elevata incidenza dei costi di assistenza al neonato.
Troppo alto è considerato il sacrificio in termini economici e troppo bassa l’assistenza a supporto delle famiglie. Basti pensare che in Italia la spesa sociale destinata alle famiglie è l’1,5% del Pil (secondo il Centro studi ImpresaLavoro).
Più difficile conciliare lavoro e figli. Crescono del 44% le dimissioni
Corinna De Cesare, La 27esima Ora, 3 ottobre 2017