Prende forma la proposta del governo per garantire ai giovani, che andranno in pensione integralmente con il sistema contributivo, una rete di sicurezza che garantisca loro un assegno minimo da 650 euro, in caso i contributi versati non siano sufficienti a raggiungere questa soglia.
Secondo le regole attuali i giovani potrebbero lasciare il lavoro una volta raggiunta l’età pensionabile solo nel caso abbiano maturato una pensione pari a 1,5 volte l’assegno sociale, circa 670 euro, l’idea è quella di abbassare questo tetto a 1,2 volte. Con un sistema di garanzia – come detto – che assicuri in ogni caso un assegno mai inferiore ai 650 euro, indipendentemente dai contributi versati.
Pensioni, il governo punta ad assegno minimo da 650 euro per i giovani
La Repubblica, 1 settembre 2017