Le politiche sociali del Mezzogiorno, in un momento di austerity come quello che stiamo vivendo, stanno mostrando diversi limiti, non solo da un punto di vista degli impatti economici e della creazione di lavoro, ma soprattutto sul piano del rafforzamento del capitale e della coesione sociali. Il Sud resta infatti in una condizione di forte diseguaglianza per quanto riguarda i diritti e i servizi essenziali per lo sviluppo della comunità. Tale situazione sta facendo tuttavia emergere una forte vocazione del settore non profit a rispondere in termini innovativi alla ricostruzione su base comunitaria e sociale del welfare.
Ma lo sviluppo del Mezzogiorno passa anche attraverso il fundraising quale strategia indispensabile per la sostenibilità del welfare di comunità e dei “beni comuni”. Per assistere le organizzazioni non profit nel costruire strategie di raccolta fondi è nata la Scuola del Sud, promossa dalla Scuola di Roma Fund-raising.it, che mira ad offrire formazione e consulenza di alta qualità e ad un costo contenuto, grazie al coinvolgimento di una rete di organizzazioni non profit e professionisti che operano al Sud.
La Scuola di Roma, fondata nel 2005, è una delle principali agenzie di formazione, consulenza e ricerca italiane con oltre dieci anni di esperienza nel settore. Ha erogato 450 corsi, formato oltre 5500 persone provenienti da circa 3500 tra organizzazioni e enti pubblici, realizzato corsi in partnership con oltre 50 tra istituzioni e reti e assistito decine di organizzazioni nello start up e nello sviluppo dei propri piani di fundraising. La direzione scientifica di Massimo Coen Cagli e un corpo docenti e consulenti da sempre impegnati nel terzo settore, caratterizzano questa Scuola come “non profit per il non profit”.
Valeria Romanelli e Antonio Del Prete, tra i promotori dell’iniziativa, spiegano: “Spesso ci siamo chiesti se anche al Sud la sfida del fundraising fosse davvero possibile. La diversa situazione economica di questa parte del Paese a volte sembrava un forte deterrente, probabilmente anche a causa di una dipendenza dall’assistenzialismo pubblico ancora molto spinta. Eppure proprio dal Mezzogiorno d’Italia stanno venendo tanti esempi di associazioni e cooperative che mettono in moto un’economia nuova e virtuosa costruita dal basso. Dietro a molti di questi casi di successo c’è la forza delle reti, un senso di condivisione delle idee e dei mezzi che, in fondo, fa parte del DNA di noi meridionali”.
Il 10 marzo 2017 a Napoli, avrà luogo l’Open Day della scuola con l’intento di diffondere la conoscenza del tema e di favorire la creazione di nuove collaborazioni sul territorio.