ll progetto LIDIA (Laboratorio di Innovazione Digitale per l’Invecchiamento Attivo) è un Living Lab permanente in grado di avvicinare gli anziani al mondo digitale e alle nuove tecnologie, attraverso una metodologia interattiva. L’iniziativa è promossa da ISMB – Istituto Superiore Mario Boella, Centro di ricerca applicata e di innovazione sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) fondato da Compagnia di San Paolo e Politecnico di Torino, in collaborazione con il progetto "Essere anziani a Mirafiori sud", sostenuto da Fondazione di Comunità Mirafiori Onlus e Circoscrizione 2 (ex-Circoscrizione 10) del Comune di Torino.
L’idea è nata dal constatare una forte reticenza da parte della popolazione anziana ad utilizzare le nuove tecnologie disponibili percepite come estranee, difficili da utilizzare o, spesso, inutili come sostiene lo studio Internet@Italia 2014 curato da Fondazione Ugo Bordoni e Istat. Le diseguaglianze nell’accesso e le resistenze degli anziani nell’uso delle tecnologie digitali contribuiscono ad aumentarne l’esclusione dai sistemi attuali di informazione e comunicazione, a diminuirne l’autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane e ad alimentarne l’isolamento sociale. Ciò a sua volta compromette l’invecchiamento attivo degli anziani e concorre ad accrescere la fragilità e la vulnerabilità psicosociale tipicamente connesse con l’invecchiamento.
Il progetto LIDIA, nei 12 mesi previsti per la sua durata, prevede lo sviluppo e la sperimentazione, su un’area urbana ad alta densità di popolazione anziana residente, di un laboratorio “vivente” permanente per l’alfabetizzazione e la facilitazione digitale e la progettazione di servizi socio-assistenziali innovativi per la terza età basati sulle nuove tecnologie.
Attraverso il Living Lab, in un ambiente di vita reale e pratico, gli anziani si avvicinano al mondo digitale e alle nuove tecnologie, utilizzano i servizi telematici sostituti di quelli tradizionali in autonomia o in forma assistita, eseguono attività e giochi online, esplorano le funzionalità dei dispositivi digitali, progettano in maniera partecipata e condivisa nuovi prototipi tecnologici e ne testano i dimostratori. LIDIA vuole essere anche un luogo di incontro, di scambio di informazioni e consigli, di condivisione di esperienze.
Si intende così sviluppare un nuovo modello di servizio territoriale in cui sia possibile, in un’atmosfera informale e accogliente, sia conoscere, esplorare, apprendere e sperimentare Internet, i nuovi strumenti digitali e i servizi online sostituti di quelli tradizionali, sia stare insieme, condividere esperienze e co-partecipare alla creazione di servizi socio-assistenziali innovativi basati sulle nuove tecnologie.
In conclusione, è interessante evidenziare che il valore dell’iniziativa è molteplice e riguarda destinatari e stakeholder. Gli anziani non autosufficienti godono del miglioramento complessivo della qualità di vita e del mantenimento dell’autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane.
I Centri di ricerca ricevono input per la creazione e lo sviluppo di nuove tecnologie e di servizi innovativi alla persona, opportunamente creati e valutati dai destinatari stessi dell’innovazione. Infine gli operatori socio-assistenziali sono favoriti nel migliorare le modalità di interazione e comunicazione con l’anziano e i processi di sostegno ed assistenza.
Fino al 15 novembre è possibile sostenere LIDIA candidandosi come finanziatori attraverso #hackUniTO for Ageing, iniziativa dell’Università degli Studi di Torino che valorizza le ricerche di università e altri organismi di ricerca nazionali che sono dedicate all’ageing e favoriscono la collaborazione con imprese e istituzioni dei territori per realizzare prodotti, servizi, soluzioni e strategie innovative in grado di offrire maggiori opportunità per un invecchiamento sano e attivo.
Riferimenti
Il progetto LIDIA sul sito di #hackUniTO