L’Italia è tra i Paesi europei che, nell’azione pubblica, hanno meno interpretato le misure di welfare come investimento sociale, ovvero come strumenti che consentono ai cittadini non solo di ricevere benessere, ma soprattutto di contribuire a generarlo. In questo senso, le politiche redistributive dovrebbero quindi privilegiare le voci che al contempo consentono di ridurre le diseguaglianze di partenza e favorire il contributo di ciascuno ai processi di crescita del Paese.
È questo il pensiero di Alessandro Rosina, professore ordinario di Demografia e Statistica sociale presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano, in un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore.
Un welfare per dare (e generare) benessere
Alessandro Rosina, Il Sole 24 Ore, 20 settembre 2019