Pietro Ferrari Bravo, direttore della Fondazione con il Sud, a titolo personale, sulle colonne di Vita, ha lanciato la proposta di un reddito di cittadinanza attiva. In pratica si propone di subordinare l’erogazione di un possibile reddito di cittadinanza al fatto che il percipiente, oltre a trovarsi in condizione di bisogno, sia anche pronto a mettere a disposizione il suo tempo e le sue competenze per il perseguimento di finalità d’utilità sociale. Si tratta di un’ipotesi coerente con quanto auspicato dalla Fondazione Zancan nel suo rapporto sulla povertà, la quale ricordava come per contrastare questa piaga sociale sia fondamentale tutelare la dignità del povero, il quale deve essere chiamato a ricambiare in funzione delle sue possibilità, la disponibilità da parte della collettività a sostenerlo con contributi o altre forme di assistenza. Ultimo in ordine di tempo, è entrato in questo dibattito anche Bernardino Casadei, Segretario generale di Assifero, che ha sottolineato pregi e rischi di questo possibile strumento, sottolineando anche le vie che le possibili vie che andranno seguite per svilupparlo.
Il dibattito in corso su Vita
Reddito di cittadinanza e fialntropia istituzionale
Bernardino Casadei, 4 maggio 2013
Costi e vantaggi del Reddito di Cittadinanza Attiva
Pietro Ferrari Bravo, 3 maggio 2013
Reddito di cittadinanza? Attivo è meglio
Pietro Revelli, 23 aprile 2013
Reddito di cittadinanza: si può fare davvero?
Pietro Revelli, 4 aprile 2013