Oggi su Corriere Sociale si parla di una scuola materna davvero innovativa che sorge a Seattle, nello Stato di Washington. Si tratta della Providence Mount Saint Vincent, collocata all’interno di una casa di riposo dove vivono più di 400 anziani. Qui i bambini dai 3 ai 5 anni imparano a conoscere gli ospiti, accettandoli con i loro acciacchi e i loro problemi, mentre gli over 65 finalmente si sentono di nuovo utili riscoprendosi nonni e nonne. Questo asilo speciale, che ha ricevuto molti premi, è ambitissimo dai genitori di Seattle e sono in molti a sperare che il modello venga presto adottato in altre strutture del Paese. «E’ l’esperienza di una comunità multigenerazionale, interdipendente, complessa» commenta la direttrice del progetto Susan Bosak, «che, più di ogni altra cosa, ci insegna a essere umani».
Un esempio (riuscito) di integrazione tra gioventù e vecchiaia, che a tratti ci ha ricordato l’esperienza trentina di Casa alla Vela, dove sono nate forme di cohousing che mettono insieme anziani e studenti 20enni, e quella olandese di Deventer, cittadina in cui la coabitazione tra generazioni sta portando a risultati molto interessanti.
Sono casi spesso isolati, eccellenze dei propri territori, che tuttavia dimostrano come si stiano moltiplicando esperienze di secondo welfare che seguono la via della intergenerazionalità per trovare soluzioni concrete a diverse problematicità dei sistemi sociali occidentali. Voi ne conoscete altri? Se volete segnalateceli!
Riferimenti
Scuola materna nella casa di riposo. Così i bambini crescono con gli anziani
Paola Arosio, Corriere Sociale, 1 luglio 2015
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