Si svolgerà online mercoledì 24 marzo, dalle 17.00 alle 19.00, il terzo incontro del ciclo “Welfare nascente“, all’interno del progetto “Memorie vive” che Istituzione GianFranco Minguzzi, IRESS e Comune di Bologna hanno dedicato alla storia del welfare bolognese dalla metà del secolo scorso ad oggi. Dopo quello incentrato sul ruolo di assistenti sociali, psicologi e sociologi si affronterà questa volta il tema del lavoro degli educatori nella “invenzione” e costruzione delle rete dei servizi socio sanitari territoriali.
Dopo la chiusura degli istituti per minori e delle scuole speciali negli anni ’60-’70, l’enfasi viene posta sulla scuola come agenzia principale di socializzazione. Oltre a trasformazioni dentro la scuola, vengono realizzate nuove attività e nuove tipologie di servizi per bambini e adolescenti. Come evidenziano le interviste agli operatori socio-educativi di quel periodo, nascono gruppi appartamento, si inventano nuovi servizi rivolti anche a persone allora dette ‘handicappate’ e quindi nasce la necessità di nuove professionalità di educatori ‘polivalenti’. Negli stessi anni, emerge l’attenzione alle problematiche sociali degli adolescenti e ai movimenti giovanili, alla devianza minorile, alla tossicodipendenza con la sperimentazione di politiche e servizi innovativi. L’evento del 24 marzo si concentrerà su queste tematiche.