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Primo Welfare

Con il termine “primo welfare” ci riferiamo al sistema tradizionale di protezione sociale organizzato e gestito dallo Stato tra fine Ottocento e inizio Novecento per rispondere a rischi e bisogni sociali dei cittadini. Per questo esso è spesso indicato anche come “Welfare State” o “Stato Sociale”

Il primo welfare include una serie di politiche pubbliche e programmi “essenziali” – come pensioni, assistenza sanitaria, tutele contro la disoccupazione, istruzione, politiche per la famiglia, politiche abitative, etc. – che intendono garantire il benessere dei cittadini attraverso la redistribuzione delle risorse e la fornitura di servizi.

Il primo welfare rappresenta quindi la base del sistema di protezione sociale. Su di esso si innestano le evoluzioni e le integrazioni del secondo welfare, che coinvolge attori non-pubblici (Terzo Settore, aziende, corpi intermedi…) per rispondere ai rischi e bisogni in una logica sussidiaria e integrativa rispetto alle politiche pubbliche tradizionali.

Di seguito i nostri articoli in cui approfondiamo dinamiche e esperienze realizzate nel perimetro del primo welfare.

Secondo le ultime stime, in Italia solo il 4% è realmente consapevole di quali siano le iniziative a carattere sociale finanziate direttamente dall'Unione Europea. Per questo, Maurizio Ferrera propone di istituire una "social card" con i colori e simboli europei per avere accesso a tali prestazioni: questo strumento potrebbe poi diventare un simbolo riconoscibile di una comune identità, imperniata su quel "modello sociale europeo" che tutto il mondo ci invidia.
Biblioraising è il progetto con cui Cepell, Anci e Scuola di Roma Fund-Raising hanno portato il fundraising nelle biblioteche. Attraverso un percorso formativo queste realtà hanno supportato bibliotecari, amministratori e volontari nella realizzazioni di funzioni e interventi mirati a implementare le risorse delle biblioteche ed ad avviare nuovi servizi a disposizione della cittadinanza. Una iniziativa che dimostra come anche questi luoghi possano diventare uno snodo del welfare culturale.
Il 27 e 28 novembre Lisbona è stata il teatro della conferenza "Opening up to an Era of Social Innovation", organizzata dalla Commissione Europea, dal governo portoghese e dalla Fondazione Calouste Gulbenkian con l'obiettivo di creare un ambiente proattivo dove discutere e implementare strategie per l’Europa del futuro. In tale contesto il Joint Research Centre dell’Unione Europea ha presentato il frutto di tre anni di ricerca nel campo delle "ICT-Enabled Social Innovations".
Nel nuovo numero del periodico pubblicato da Maggioli Editore si approfondiscono diversi temi di rilievo in un'ottica di secondo welfare, come la prossimità, l'integrazione socio-sanitaria e l'aggressività nei servizi alla persona. Autorevoli studiosi e professionisti del sociale toccano aspetti significativi di queste materie, proponendo una chiave interpretativa ai fenomeni conosciuti e affrontati da tutti coloro che a vario titolo operano nel mondo del welfare.
“Addressing the legacy of the crisis, from long-term unemployment to high levels of public and private debt in many parts of Europe, remains an urgent priority.” These are words from President Juncker in the White Paper on the future of Europe, stressing the importance of social progress as a collective duty. And in this very spirit the European Commission, the Portuguese Government and the Calouste Gulbenkian Foundation joined forces and announced “Opening up to an ERA of Social Innovation” Conference, to be held in Lisbon on 27 and 28 November.
La ricerca “I bisogni di welfare delle famiglie con necessità di cura conclamate” promossa da UP Umanapersone, rete composta da 13 cooperative, e Ipsos nella Regione Toscana, ha messo in luce la dimensione informale dell'attività di cura all'interno di famiglie con minori da 0 a 10 anni, disabili e anziani non autosufficienti. Emerge infatti come sia ancora fondamentale il ricorso a figure famigliari come i nonni o a baby sitter e badanti per gestire l'attività di cura; nel caso di queste ultime la ricerca della persona più idonea avviene tramite canali informali come il passaparola. Un altro aspetto interessante riguarda i temi d'interesse della famiglia; le famiglie con minori sono interessate al supporto e all'orientamento per gestire le problematiche comportamentali mentre le famiglie con anziani e disabili a conoscere il progredire della malattia. | Stamp Toscana, 21 novembre 2017
Sabato 25 novembre alle ore 15,30 presso la sala polifunzionale del Quartier Generale della 3^ Regione Aerea a Bari Palese si terrà XIII edizione del Caduceo d’Oro, l’appuntamento annuale organizzato dall’Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat che quest'anno ha come tema "Il Welfare negli anni della crisi - Politiche per la salute e accesso al farmaco”. | Quotidiano Sanità, 22 novembre 2017
In questo editoriale Francesco Riccardi approfondisce le strategie messe in campo da governo e sindacati al tavolo delle politiche pensionistiche. Partendo dal presupposto che legare l'aumento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita è necessario per tenere in ordine i conti pubblici, le trattative hanno portato a deroghe per alcune professionisti, risultato apprezzato da Cisl e Uil, ma non dalla Cgil che preannuncia la mobilitazione. Il governo d'altro canto ha evitato la formalizzazione dell'accordo e lasciata aperta l'ipotesi di ulteriori modifiche. La strategia della Cgil viene ritenuta controproducente, più orientata all'ambizione di diventare "baluardo" unificatore della sinistra sociale piuttosto che un sindacato riformista. Il tema è assai delicato in quanto le deroghe pesano sul bilancio pubblico e sottraggono risorse ad altri settori. | Francesco Riccardi, Avvenire, 22 novembre 2017