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Primo Welfare

Con il termine “primo welfare” ci riferiamo al sistema tradizionale di protezione sociale organizzato e gestito dallo Stato tra fine Ottocento e inizio Novecento per rispondere a rischi e bisogni sociali dei cittadini. Per questo esso è spesso indicato anche come “Welfare State” o “Stato Sociale”

Il primo welfare include una serie di politiche pubbliche e programmi “essenziali” – come pensioni, assistenza sanitaria, tutele contro la disoccupazione, istruzione, politiche per la famiglia, politiche abitative, etc. – che intendono garantire il benessere dei cittadini attraverso la redistribuzione delle risorse e la fornitura di servizi.

Il primo welfare rappresenta quindi la base del sistema di protezione sociale. Su di esso si innestano le evoluzioni e le integrazioni del secondo welfare, che coinvolge attori non-pubblici (Terzo Settore, aziende, corpi intermedi…) per rispondere ai rischi e bisogni in una logica sussidiaria e integrativa rispetto alle politiche pubbliche tradizionali.

Di seguito i nostri articoli in cui approfondiamo dinamiche e esperienze realizzate nel perimetro del primo welfare.

In vista delle prossime elezioni politiche vi proponiamo il quarto e ultimo di una serie di approfondimenti tematici che prendono in esame le proposte delle principali forze in campo in alcuni degli ambiti di policy più rilevanti per la ricalibratura del nostro sistema di protezione sociale, fra primo e secondo welfare. In questo articolo Federico Razetti e Franca Maino analizzano le posizioni in materia di non autosufficienza.
In vista delle ormai imminenti elezioni ADAPT - associazione fondata nel 2000 da Marco Biagi per promuovere, in una ottica internazionale e comparata, studi e ricerche nell’ambito delle relazioni industriali e di lavoro - ha analizzato i programmi elettorali in materia di lavoro. L'analisi è raccolta nell'ebook "Elezioni 2018: il lavoro nei programmi dei partiti", curato da Emanuela Massagli, Francesco Nespoli e Francesco Seghezzi.
Maurizio Ferrera, Professore presso l'Università degli Studi di Milano e supervisore scientifico del nostro Laboratorio, all'interno di questo articolo uscito per il Corriere della Sera analizza quelle che possono essere le principali dinamiche di voto degli italiani e le proposte delle forze politiche. In particolare, sono prese in considerazione quelle idee e quei temi che potrebbero essere fondamentali per la costruzione di una "Agenda Italia" condivisa dai principali partiti.
Proseguendo l'analisi di contesto sull'immigrazione che vi abbiamo proposto nei giorni scorsi, ci soffermiamo con questo approfondimento sul tema specifico dei flussi migratori con un'analisi dettagliata relativa al nostro Paese. In particolare, in questo articolo Luciano Pallini riprende e analizza i dati relativi al numero di sbarchi avvenuti in Italia negli ultimi anni, il numero di richieste di asilo e di protezione internazionale e i risultati del sistema degli SPRAR.
Non è affatto un Sud lontano - inesorabilmente "diverso" - quello con cui ha voluto mettersi in relazione "Sussidiarietà e... giovani al Sud", dodicesimo Rapporto annuale della Fondazione per la Sussidiarietà. La "questione meridionale" nel 2018 esiste, ma non è più quella raccontata e codificata dai meridionalisti del secolo scorso: negli ultimi anni è aumentato l'export, sono aumentate le imprese e le startup. Vi è però bisogno - come afferma il rapporto - "di cambiare metodo".
Il tema dell'immigrazione divide le opinioni pubbliche di tutti i Paesi verso i quali si indirizzano recenti, imponenti flussi migratori. L'Italia non fa eccezione: ci si divide in base alla maggior o minore conformità dei diversi giudizi, all'insegnamento della religione, agli ideali politici e culturali. Attraverso l'analisi di Luciano Pallini, vi proponiamo una riflessione utile ad inquadrare il tema in tutta la sua complessità a cui seguirà, nei prossimi giorni, un approfondimento specifico sul fenomeno delle migrazioni.
Florà è un'iniziativa di respiro europeo che darà l'opportunità a 3 donne impiegate nel settore dell'artigianato di partecipare a due anni di formazione internazionale. Il progetto, finanziato dal programma Erasmus+, è un'idea di Creativi108, realtà bolognese esperta di innovazione sociale e di progettazione internazionale. Florà sarà presentato il prossimo 23 febbraio a Bologna.
In vista delle prossime elezioni politiche vi proponiamo il secondo di una serie di approfondimenti tematici che prendono in esame le proposte delle principali forze politiche in alcuni degli ambiti di policy più rilevanti per la ricalibratura del nostro sistema di protezione sociale, fra primo e secondo welfare. Qui la nostra analisi sulle politiche di contrasto alla povertà.
Con un bando di gara indetto alla fine del 2017, il Governo ha gettato le basi per l'implementazione del lavoro agile nella Pubblica Amministrazione. Il progetto pilota, che sarà operativo da quest'anno, prevede la realizzazione di un servizio integrato finalizzato alla definizione di metodologie e strumenti per l'introduzione del lavoro agile e sarà destinato a 15 amministrazioni pubbliche.
In questo articolo vi presentiamo i primi risultati di una ricerca avviata nel giugno 2017, e ancora in corso di realizzazione, sull'attuazione dell'alternanza scuola-lavoro nelle Marche. Lo studio raccoglie e analizza il punto di vista di chi lavora nelle scuole attraverso 30 interviste qualitative con docenti, tutori e responsabili dell'alternanza di 15 istituti di diverso indirizzo (professionale, tecnico, liceale) di tutte le province della regione Marche.
In vista delle prossime elezioni politiche vi proponiamo il primo di una serie di approfondimenti tematici che prenderanno in esame le proposte delle principali forze in campo in alcuni degli ambiti di policy più rilevanti per la ricalibratura del nostro sistema di protezione sociale, fra primo e secondo welfare. Cominciamo con le politiche dedicate alla famiglia.
Il dibattito socio politico intorno alla "ripresa" dell'Italia per via di qualche decimale di PIL in più lascia veramente stupiti. Se si guardasse con un po' di onestà intellettuale alla reale situazione del nostro Paese nel suo complesso ci si accorgerebbe infatti che il quadro è molto distante dalle fanfare delle ultime settimane. È quanto sostiene Gian Paolo Gualaccini, Vice Presidente del CNEL, che sottolinea come il ricorso al BES, il Benessere Equo e Sostenibile, potrebbe aiutare a fotografare la vera situazione del nostro Paese.