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Primo Welfare

Con il termine “primo welfare” ci riferiamo al sistema tradizionale di protezione sociale organizzato e gestito dallo Stato tra fine Ottocento e inizio Novecento per rispondere a rischi e bisogni sociali dei cittadini. Per questo esso è spesso indicato anche come “Welfare State” o “Stato Sociale”

Il primo welfare include una serie di politiche pubbliche e programmi “essenziali” – come pensioni, assistenza sanitaria, tutele contro la disoccupazione, istruzione, politiche per la famiglia, politiche abitative, etc. – che intendono garantire il benessere dei cittadini attraverso la redistribuzione delle risorse e la fornitura di servizi.

Il primo welfare rappresenta quindi la base del sistema di protezione sociale. Su di esso si innestano le evoluzioni e le integrazioni del secondo welfare, che coinvolge attori non-pubblici (Terzo Settore, aziende, corpi intermedi…) per rispondere ai rischi e bisogni in una logica sussidiaria e integrativa rispetto alle politiche pubbliche tradizionali.

Di seguito i nostri articoli in cui approfondiamo dinamiche e esperienze realizzate nel perimetro del primo welfare.

Vi proponiamo l'interessante dialogo tra Maurizio Ferrera, docente di Scienza Politica presso l'Università degli Studi di Milano, e Ellen Immergut docente tedesca di Politica Comparata presso l'Università Humboldt di Berlino, sul futuro dello Stato Sociale. Come emerso nel corso del confronto investire sul lavoro dei giovani e sull'integrazione degli immigrali è l'unico modo per assicurare la sostenibilità dei sistemi di solidarietà.
Nel marzo scorso la Corte dei Conti ha pubblicato sul suo sito istituzionale una relazione che ci fornisce un esauriente quadro del sistema di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale nel nostro Paese, delle loro presenze e dei costi necessari a sostenerlo. Francesca Prunotto ha analizzato il documento individuando i dati più interessanti e utili a comprendere le dinamiche in atto.
Nel corso dell'ottavo State of the Union tenutosi a Firenze si è parlato molto anche di welfare e di politiche di investimento sociale. In particolare, nel panel intitolato "Social Investment in the Balance", il professor Anton Hemerijck ha moderato un dibattito tra studiosi di alto livello - tra cui presenti Maurizio Ferrera (Supervisore scientifico del nostro Laboratorio e docente presso l'Università di Milano) - e eurodeputati ed ex-commissari europei.
È uscito il primo numero del 2018 di Welfare Oggi, periodico Maggioli dedicato al welfare e ai servizi alla persona. All'interno della rivista è dato ampio spazio al tema della povertà e alle politiche, realizzate a livello nazionale e locale, volte a contrastare tale fenomeno. Inoltre, nel volume è presente anche un contributo della direttrice del nostro Laboratorio Franca Maino sul tema del secondo welfare. Di seguito vi proponiamo una sintesi dei contenuti della rivista.
L'INAPP - Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche - ha recentemente lanciato un bando per l'assegnazione di 15 assegni di ricerca biennali post-dottorato rivolti a ricercatori esperti in materie sociali ed economiche. Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione è fissato al 4 giugno. Ecco di cosa si tratta.
In this article, Sebastiano Sabato (researcher at the European Social Observatory, OSE) and Gert Verschraegen (Associate Professor in Sociology at the University of Antwerp) explore the European Union framework for social innovation, i.e. the role of the EU in promoting and supporting local socially innovative initiatives.