Pubblicato il quattordicesimo rapporto di Save the Children sullo «Stato delle madri nel mondo», che indaga le condizioni di madri e figli in 154 Paesi sulla base di 5 cinque indicatori: salute materna e rischio di morte per parto, benessere dei bambini e tasso di mortalità entro i 5 anni, grado di istruzione, condizioni economiche e Pil procapite, partecipazione politica delle donne al governo.
I Paesi dove madri e figli vivono meglio sono tutti scandinavi: Finlandia, Svezia e Norvegia, mentre quelli dove le condizioni sono peggiori si trovano nell’Africa sub-sahariana, con il Congo che chiude la classifica. Dati che mettono in evidenza le enormi disparità tra i paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo.
Per quanto riguarda l’Italia, al diciassettesimo posto nella classifica, le condizioni di salute delle mamme e dei bambini raggiungono livelli alti (il tasso di mortalità femminile per cause legate a gravidanze e parto è pari a 1 ogni 20.300, quello di mortalità infantile è di 3,7 ogni 1000 nati vivi), come abbastanza alto è il livello di istruzione femminile, pari a 16 anni di formazione scolastica. Scarsa invece la percentuale media di partecipazione politica delle donne (20,6%) che, nonostante abbia subito un deciso incremento in occasione delle ultime elezioni (28,6% al Senato e 31,3% alla Camera), rimane ancora piuttosto bassa.
Il rapporto "Surviving the First Day. State of the world’s mothers 2013"