"La più grande sperimentazione di massa dello smart working è partita con la riapertura dell’Italia del 3 giugno scorso. Quello che abbiamo praticato nei tre mesi precedenti era il vecchio, claustrofobico telelavoro: operativi solo e sempre da casa, senza alternative".
Si apre così un interessante articolo curato da Rita Querzè per il Corriere della Sera e interamente dedicato al tema dello smart working. L’autrice evidenzia le opportunità del lavoro agile ma anche i possibili rischi, in particolare per le donne che – come accaduto durante il lockdown – possono vivere un forte aumento dei carichi di cura legati alla famiglia e alla casa.
Smart working, adesso si fa sul serio ma a chi conviene tra capi, dipendenti e aziende?
Rita Querzè, Corriere della Sera, 12 giugno 2020