In questi ultimi anni, il secondo welfare italiano si è rivelato abbastanza maturo da poter sviluppare iniziative di grande potenziale e con alte capacità di coinvolgere le comunità di riferimento, in particolare mi riferisco al welfare territoriale e alle cooperative di comunità. Il sistema di politiche attive per il lavoro, invece, non sembra essere all’altezza del compito che gli è stato chiesto: attivare le persone ai margini e portarle ad un lavoro di qualità.
Proprio per questo, potrebbe essere decisivo riuscire ad "integrare" i due sistemi, considerando il lavoro come parte del benessere della persona, come parte del suo welfare a tutto tondo.
In questa direzione, stanno nascendo molte esperienze interessanti che – grazie alla realizzazione di reti generative che coinvolgono cittadini e organizzazioni (pubbliche, private, del terzo settore, ma anche agenzie per il lavoro, sindacati, enti bilaterali, ed associazioni di categoria) – si propongono di fornire un supporto nella ricerca attiva di lavoro.
Appunti per un secondo welfare globale di sostegno e di inclusione
Simone Caroli, Proposta Lavoro, 5 giugno 2018