Un nuovo welfare per una nuova società. Collettivo, generativo, e comunitario. All’interno di un’idea di comunità in cui tutti i cittadini si sentano coinvolti e responsabili nella gestione delle vulnerabilità diffuse. In questo quadro si muove il progetto Welcom proposto dalla Fondazione Manodori per promuovere iniziative di prevenzione e sostegno delle nuove fragilità che emergono ogni giorno nelle periferie della nostra società. Tutti gli attori sociali, dai cittadini alle imprese, dalle banche al terzo settore, sono coinvolti all’interno di iniziative alle quali la fondazione di Reggio Emilia ha destinato ben un milione di euro in tre anni, a partire dal 2017.
I bisogni sociali sono mutati, il lavoro non è più sinonimo di ricchezza, e anche le risposte da dare devono mutare. C’è una zona grigia di vulnerabilità alle quali il welfare tradizionale, quello top down dei servizi pubblici, fatica a dare risposte. La risposta allora si può trovare nelle cosiddette “cooperative di comunità”. Una formula già emersa dalla prima edizione del bando Welcom, dal quale sono venuti fuori i “cantieri di comunità” per la rigenerazione della zona Mirabello-Santa Croce di Reggio Emilia.
Cooperative di comunità, dove non arriva il welfare tradizionale arrivano i cittadini
Linkiesta, 7 aprile 2018