Le problematiche sociali che attualmente affliggono di più le famiglie italiani riguardano, in modo particolare, due aspetti. I nodi recenti riguardano prima di tutto le povertà. Alcuni tentativi di correzione sono stati fatti, rimasti quasi sempre parziali e non risolutivi: non una presa in carico delle condizioni di una vita dignitosa.
Il secondo gravissimo problema è quello dell’invecchiamento della popolazione. Oramai un terzo della popolazione è over 65 anni. In Italia sono elargiti due milioni di assegni di accompagnamento: ciò significa che, oltre ad avere scarse risorse, molti anziani sono decisamente mal messi in salute. Spesso le tre difficoltà (età, povertà, salute) si sovrappongono creando gravi disagi.
Da qui lo sforzo di pensare a un nuovo welfare. I termini di riferimento futuri possono poggiare su due principi: il non sradicamento delle persone dall’ambito dove sono vissute, un’assistenza che sia flessibile, integrata e meno onerosa.
Vita più umana e assistenza flessibile: la sfida del welfare di prossimità
Redattore Sociale, 11 gennaio 2017